Grazie anche a numerosi film, nella nostra rappresentazione del Medioevo il torneo tra cavalieri che si scontrarono in duello, in groppa a destrieri coperti di maglie di ferro, occupa un posto privilegiato.
Nate come attività di addestramento per i guerrieri, ebbero inizialmente un carattere estremamente violento, tanto da risolversi spesso con la morte dei contendenti e da essere vietati dalla Chiesa a partire dall’XI secolo.
Tra la fine del XIII e l’inizio del XIV, a causa della loro popolarità, venne annullata la scomunica nei confronti dei partecipanti e venne riconosciuta la licealità di tali combattenti.
In seguito si svilupparono anche le giostre, ovvero i tornei fra due soli contendenti.
Queste manifestazioni assunsero il significato di una pubblica esibizione della forza dell’aristocrazia, soprattutto in Francia e in Inghilterra: i combattenti erano dotati infatti di ricche armi, di costosi cavalli e di armature di gran pregio, che avevano il compito di rendere noto il peso economico e politico di coloro che si scontravano.
A tali tornei assistevano spettatori di ogni ceto ed essi costituivano a volte l’occasione di incontri e commerci.