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Foro di Costantino
Palazzo imperiale
Ippodromo
Chiesa di Santa Sofia
Nuovo porto
Il foro di Costantino era una struttura di forma circolare che recava la centrouna colonna, con in cima una statuta dell’imperatore con la testa circondata da raggi, a rappresentare il sole. La statua era rivolta verso est ed era fatto di porfido. La colonna subì diversi rimaneggiamenti e la statua di Costantino venne sostituita da una croce nel XII secolo; poi anche quest’ultima fu tolta dopo la conquista ottomana nel 1453.
Ne puoi vedere una riproduzione qui accanto.
Il grande palazzo, chiamato anche Sacro Palazzo o Palazzo della Magnaura, fu reggia degli imperatori dell’epoca di Costantino fino alla dinastia dei Comneni nel 1801. Comprendeva moltissimi padiglioni, edifici di rappresentanza e abitazioni, terme e sale sontuosamente decorate; era collegato con l’ippodromo e la chiesa di Santa Sofia; dopo il 1081 fu abbandonata in favore del palazzo delle Blacherne, situato nella zona nord della città.
Costruito da Costantino inizialmente in legno, fu poi riedificato in pietra nel X secolo. Di forma ellittica, aveva la spina (il basso muro che lo percorreva al centro nel senso della massima lunghezza) decorata con la colonna a forma di serpente proveniente da Delfi e fu poi abbellito da vari obelischi.
Vi si svolgevano le corse dei carri e, nella sua parte estrema, si tenevano le esecuzioni capitali. La tribuna imperiale era collegata direttamente al Palazzo dell’Imperatore, fatto che doveva selezionare la connessione fra il sovrano e il popolo riunito per le gare.
Puoi vedere in questa immagine quello che resta oggi all’ippodromo.
Santa Sofia non è la cattedrale originale costruita da Costantino. Essa, distrutta nel corso di una rivolta contro l’Imperatore Giustiniano, fu da quest’ultimo riedificata e riconsacrata in forme ancora più lussuose e splendide, grazie agli architetti Antemio e Isidoro.
Danneggiata dai terremoti e dal peso eccessivo della cupola, la basilica subitì molti crolli, ma rappresentò sempre uno dei punti di riferimento del cristianesimo orientale. Essa custodiva inoltre molte reliquie, tra cui, forse, il cosiddetto mandylion, il fazzoletto o lenzuolo con l’immagine di Gesù nel quale alcuni riconoscono la Sindone conservata ora a Torino. Tutte le reliquie furono rubate durante il saccheggio avvenuto nella quarta crociata, nel 1204.
Riconvertita al culto ortodosso, S. Sofia fu poi trasformata in moschea, il luogo di preghiera dei Musulmani, nel 1453, al momento della conquista turca e furono allora aggiunti i minareti.
Costantinopoli era dotata di numerosi porti; il primo, fatto edificare da Costantino, si affacciava sul Corno d’Oro, e veniva chiuso con delle catene in caso di pericolo.
Il porto nuovo fu fatto invece realizzare dall’Imperatore Giuliano l’Apostata e si trovava sul lato meridionale della città, affacciato sul Mar di Marmara.